Firma protestata, come funziona? Può capitare che durante la propria attività professionale o commerciale di imbattersi nella spiacevole situazione di vedersi assegni protestati

le cui conseguenze prevedono un’iscrizione in banche dati che vengono consultate da istituti di credito e società finanziarie, che comportano pertanto enormi difficoltà di accesso al credito, soprattutto per i lavoratori autonomi. In questa guida esaustiva poter nuovamente accedere ai finanziamenti, che spesso sono ineludibili per poter mandare avanti la propria attività lavorativa e in generale la quotidianità. che cos’è un protesto Avete sentito parlare spesso di assegni protestati, ma non sapete esattamente cosa vuol dire? È molto semplice. Il protesto è un atto pubblico che si riferisce appunto ad assegni oppure cambiali non pagate, la cui definizione giuridica è questa: Il protesto è l’atto pubblico diretto ad accertare il mancato pagamento del titolo di credito: attraverso questo atto il pubblico ufficiale autorizzato constata la mancata accettazione o il mancato pagamento della cambiale (tratta- vaglia cambiario), dell’assegno bancario e postale.

Sono abilitati a levare protesti, definiti ufficiali levatori: i notai, gli ufficiali giudiziari ed i loro aiutanti, i segretari comunali e i capi di Stanza di Compensazione della Banca d’Italia presenti a Milano e Roma (dichiarazioni sostitutive del protesto).  quali titoli di credito sono protestabili? I titoli di credito che possono subire questo procedimento formale detto protesto sono diversi:  Assegni: titolo di credito bancario o postale, circolare, non trasferibile. Vaglia cambiali o pagherò: quelli che comunemente vengono definiti cambiali Tratte: un particolare tipo di cambiale in cui un traente, ovvero colui che materialmente crea il titolo, ordina ad un altro soggetto detto trattario di pagare il titolo ad una terza persona, detta prenditore. Per vidimare il titolo è necessaria una firma per accettazione del trattario, e tale accettazione può essere richiesta dal portatore o da chiunque detiene il titolo entro la scadenza della cambiale  assegni protestati conseguenze 

Nel momento in cui viene accertato il protesto inizia un complesso iter che comporta l’iscrizione al Registro dei Protesti, che può essere evitato se dal primo accertamento fino a quando avverrà l’iscrizione il debitore provvede a riabilitare la sua posizione. La conseguenza più grave dell’iscrizione è l’estrema difficoltà, quando non impossibilità, di poter ricevere finanziamenti, poiché per assegni protestati dopo 5 anni solamente si viene cancellati dal registro, un tempo estremamente lungo che può bloccare definitivamente un’impresa o qualsivoglia attività lavorativa. protesto per cambiale non pagata 

Viene definito protesto cambiario quando la cambiale non viene pagata. Il procedimento è simile a quello degli assegni, con la differenza che, quando l’ufficiale giudiziario giunge presso il domicilio del debitore per comunicare la levata, provvede a comunicare anche il motivo dell’eventuale rifiuto della cambiale. Anche il protesto per cambiale non pagata prevede la possibilità di cancellazione come per gli assegni, per cui l’iter di registrazione ed eventuale eliminazione dalla lista dei protesti è identica e verrà trattata riferendosi indifferentemente all’uno o l’altro caso.

Analizzeremo più in dettaglio il protesto cambiario nei capitoli successivi. tutte le cause del protesto  La normativa italiana prescrive tutta una serie di articoli presso cui ricadono le cause del protesto: abbiamo il protesto per mancata autorizzazione, il protesto per difetto di provvista, e il protesto per irregolarità dell’assegno o della cambiale. Potremmo analizzare  in dettaglio cosa riguardano i vari codici.

Link Utili:

Una definizione dell’argomento Cancellazione Protesti Roma  data dalla famosa enciclopedia on line. (Wikipedia)